martedì 26 luglio 2016

UGL Fna - 26 luglio 2016 - Audizione Commissione Bilancio

"Quello che è andato in scena nel pomeriggio in Commissione Bilancio all'Ars e l'ennesima pagliacciata di una politica che ha finito il suo tempo e di un governo che forse pensa già alle elezioni. Alla nostra richiesta di audizione sugli effetti della applicazione dell'articolo 52 della legge 9 del 2015 e della mancata applicazione dell'articolo 20 della legge regionale 11 del 1988 il governo non si è presentato in commissione Bilancio e Finanze all'Ars è il presidente Vinciullo ha ritenuto opportuno non trattare l'argomento e rinviarlo chissà a quando, con un fare sbarazzino che la dice lunga sul reale clima prefettura che si respira al Parlamento Siciliano".
Così Ernesto Lo Verso, Segretario regionale della Federazione Autonomie locali  dell' Ugl isolana, a margine dell'audizione. Presenti anche il Responsabile regionale dell' Ugl Sicilia, Giuseppe Messina, il Reggente dell'Utl-Ugl di Trapani, Franco Fasola e del Dirigente sindacale Filippo Manzo.
Per l'Ugl gli argomenti eppure riguardavano migliaia di lavoratori e pensionati della Regione Siciliana che nonostante il quadro normativo di riferimento si trovano ad aspettare sette mesi almeno per ottenere la propria pensione ed aspettare altri 2 anni per avere riconosciuta la liquidazione. Una vergogna tutta siciliana.
"I dipendenti regionali oggi sono ultra cinquantenni - sostiene Lo Verso - e se  per esigenze di salute qualcuno dovesse chiedere, come già accaduto, una anticipazione sulla liquidazione maturata si vede rispondere che non ci sono soldi nel capitolo di bilancio n.108167.  E questa è una prassi che dura da qualche anno - aggiunge - grave tanto quanto grave l'assenza oggi del governo che dimostra di non essere assolutamente sensibile ai problemi legati ai diritti quesiti dei lavoratori".
"Come Ugl Fna non molliamo la presa e proseguiremo l'azione sindacale per la difesa dei diritti dei lavoratori e dei pensionati della Regione siciliana - conclude il sindacalista - contro un governo regionale e parte della politica rappresentata al Parlamento Siciliano inadeguata a gestire l'ordinamento e distratta da beghe per elettorali che allontanano sempre più il cittadino da un sistema che non riconoscono più".

giovedì 21 luglio 2016

STRANIERI: ASARO E' IL NEO RESPONSABILE DEL SEI UGL DI TRAPANI

Nuove nomine nel Sindacato Emigrati e Immigrati dell’Ugl, Vincenzo Asaro, è il nuovo Segretario Provinciale Responsabile per Trapani e provincia del Sei Ugl.
“Procediamo su Trapani nell’offrire nel solco della continuità, ai nostri utenti ed associati, una gamma migliore di servizi ed assistenza sindacale, anche al fianco degli stranieri, attuando una corretta inclusione sociale.
Lo dichiara Franco Fasola, Responsabile dell’Unione Territoriale del Lavoro/ Ugl di Trapani. 
“Ringrazio - aggiunge - il Presidente Nazionale del Sei Ugl, Luciano Lagamba, per avere ancora una volta puntato su di noi”.
 
 

martedì 19 luglio 2016

EMERGENZA RIFIUTI:PER L’ UGL IMMINENTE RISCHIO SANITARIO

“Quanto accade nel Comune di Mazara del Vallo è l’emblema del disastro nella gestione politica dei rifiuti in Sicilia. Senza andare a ritroso nella storia degli ultimi 15 anni è sufficiente rimarcare quanto la politica siciliana non sia riuscita a decidere sull’impiantistica e sulla programmazione negli ultimi 4 anni consegnando ai siciliani un ciclo dei rifiuti collassato che ha portato i territori ad un passo dall’emergenza sanitaria con l’ingresso del mese di luglio e della stagione estiva”.
A dichiararlo Giuseppe Messina, Responsabile dell’Ugl Sicilia e Franco Fasola (nella foto), Reggente dell’Utl-Ugl di Trapani.
“Appare poi davvero stucchevole – aggiungono – quanto apprendiamo dalla stampa locale in merito alle dichiarazioni del Partito Democratico di Mazara del Vallo che, dimenticandosi delle responsabilità del partito di maggioranza al governo della Sicilia, ha pensato di bacchettare sia il sindaco della città di Mazara del Vallo che il governatore Crocetta e il suo esecutivo, come se entrambi fossero avversari politici da demolire a qualunque costo denotando una certa confusione ed imbarazzo, per delle responsabilità che avrebbero in egual misura sui rifiuti. Ed è oltre modo grottesco – proseguono i due sindacalisti – leggere quanto sostenuto da esponenti mazaresi del Partito democratico in riferimento al  calvario dei lavoratori della Belice Ambiente vittime, a loro dire, di scelte errate fatte dall’amministrazione Cristaldi, quando ambienti sindacali vicini al Pd mazarese nei mesi scorsi elargivano rassicurazioni sul fatto che il personale avrebbe avuto una ricollocazione entro poche settimane e prima dell’eventuale dichiarazione di fallimento della società d’ambito e che non esistevano problemi sul futuro e sulle garanzie occupazionali dei 314 lavoratori dipendenti dell’Ato Belice Ambiente in liquidazione perché le stesse rassicurazioni le avevano ricevute da ambienti vicini al governo regionale e all’assessore regionale alla pubblica utilità, Vania Contraffatto”.
“La verità è quella che amaramente già a maggio scorso l’Ugl in diverse assemblee aveva denunciato ai lavoratori – sostengono Messina e Fasola – in merito al cambio di rotta dell’esecutivo Crocetta sul futuro dei circa 13 mila operatori del comparto dei rifiuti in Sicilia che la legge regionale tutela e che il governo siciliano ha messo in discussione. La verità, cioè, di un governo regionale che, disattendendo l’articolo 19 della legge regionale numero 9 del 2010 sul trasferimento in toto dei lavoratori – rimarcano – ha apprezzato una delibera di giunta ed esprimendo un parere che di fatto vincola ad una sola parte il trasferimento del personale dipendente dell’Ato Belice Ambiente e delle altre 26 società d’ambito dell’Isola, creando una scollamento con il quadro normativo in vigore e stracciando, di fatto e nella sostanza, l’accordo sindacale raggiunto nell’agosto del 2013 con tutte le organizzazioni sindacali operanti nel settore e quindi anche con quelle di area governativa”.
“Come Ugl diciamo basta al mancato rispetto delle norme e degli accordi ed a questo gioco al massacro economico e sociale,  serve agire e dare risposte risolutive perché non è il momento delle responsabilità nè quello del puntare il dito contro qualcuno o contro questo o quel partito – dicono il Responsabile dell’Ugl siciliana e del sindacato trapanese – i cittadini conoscono bene la verità dei fatti ed i lavoratori sanno a chi addebitare, a tempo dovuto, le responsabilità politico-sindacali su quello che ad oggi è accaduto e sui ritardi ingiustificati sia in tema di garanzia dei livelli occupazionali che di raccolta e smaltimento dei rifiuti nell’Isola”.
“La diatriba tutta interna al Pd tra il presidente della Regione Crocetta e il sottosegretario all’Istruzione Faraone sulla linea da tenere nella gestione del sistema del ciclo dei rifiuti in Sicilia ci appassiona poco ed interessa ancora meno lavoratori e cittadini che una risposta attendono da troppo tempo – sottolineano Messina e Fasola”. Che aggiungono “Come Ugl ritorniamo ad invocare l’entrata in vigore delle SRR e l’assunzione di una decisione definitiva sulla organizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti prodotti dai comuni siciliani, la logica delle discariche autorizzate non basta più ad una Sicilia che ambisce a riscrivere il proprio futuro per un rilancio economico e produttivo che passi dal turismo e dai servizi avanzati e anche dall’utilizzo produttivo dei rifiuti prodotti, abbandonando l’ultimo posto nella classifica delle regioni povere d’Europa”.
“Lo avevamo denunciato più volte come Ugl – evidenziano – subendo il tentativo di isolamento di altri ambienti sindacali che sostenevano l’esatto contrario e che i fatti hanno sconfessato clamorosamente e lanciamo l’appello alle istituzioni per attuare la politica del fare a tutela dell’interesse generale, lasciando alla spalle polemiche ed interessi elettorali, l’emergenza merita soluzioni e non parole e chiacchiere. Si questo piano e per questi contenuti l’Ugl è pronta a fare la sua parte insieme a tutte le istituzioni che responsabilmente sono per la difesa del bene comune”.
Per l’Ugl l’imminente dramma sanitario è sotto gli occhi di tutti, città impossibilitate ad effettuare la raccolta, lasciate con montagne di rifiuti senza sapere dove andare a smaltirle che fanno da sfondo alle bellezze di un’Isola che del turismo e della valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale e monumentale dovrebbe esserne la centrale mondiale in grado di produrre economia, occupazione e ricchezza.
“Serve una soluzione immediata per ripristinare l’ordinarietà in una Sicilia che negli ultimi anni in tanti dell’emergenza hanno fatto il quotidiano gioco della politica – concludono Messina e Fasola – di un modo di fare politica che non piace affatto ai siciliani che troveranno la maniera al momento opportuno di ricordarlo a coloro che la Sicilia l’hanno portato al punto di non ritorno culturale, economico e sociale”.

martedì 5 luglio 2016

SICILIA: SOSPENSIONE ORTOPEDIA A MAZARA DEL VALLO, INTERVIENE L’UGL MEDICI

Acque agitate nella sanità siciliana, in seguito alla decisione di sospendere la consulenza ortopedico all’Area di emergenza di Mazara del Vallo. “Ora non ci vengano a parlare di campanilismo – affermano in una nota Peppe Messina, Reggente Ugl Sicilia e  Filippo Fordellone (nella foto), Segretario Nazionale Ugl Medici, ma  neanche di personalismo, i signori  manager che gestiscono l’Azienda sanitaria trapanese. Diano le risposte che i cittadini si aspettano. Come Ugl aspettiamo ancora un confronto su questioni che concernono la sanità.  Dopo la nostra denuncia, di qualche giorno fa, sul futuro della Cardiologia di Mazara del Vallo e della Medicina, entrambe accorpate sotto lo slogan della efficienza dei livelli essenziali delle prestazioni sanitarie, nascondendo, a nostro avviso, criticità a partire dall’organizzazione del lavoro e dall’utilizzo de personale medico, non si fermano le scelte forzate attuate sul territorio a danno dei mazaresi. A Mazara del Vallo e’  vietato  ammalarsi nel periodo estivo ed è vietato chiedere la consulenza ortopedica. E’ proprio cosi’, nei mesi di luglio ed agosto mancherà l’ortopedico. Quindi in  questi due  mesi che sono  quelli  in cui  vi  sarà più bisogno di consulenze  ed interventi ortopedici, i mazaresi  dovranno arrangiarsi.  Al solito  dovranno  girovagare  per  la provincia in cerca di un medico ortopedico e sostenere attese  lunghissime  con  gravissimi  disagi,  specialmente per gli anziani e  per chi   non  ha il mezzo e le possibilità per farsi visitare.  Inoltre si potrebbe ipotizzare il presunto reato d’interruzione di pubblico  servizio per una città di 55 mila abitanti che  nel periodo estivo registra un considerevole aumento di villeggianti. E  meno male che l’area di emergenza di  Mazara doveva  essere, a detta del Direttore Generale,  l’area di emergenza piu attrezzata del meridione, ed infatti  non  si è mai aperta la sala operatoria  dell’Area di emergenza costata  un  bel po’ di soldi alla comunita’ e lasciata  chiusa per mancanza di personale, ne’  sono  stati attivati altri servizi  previsti dal decreto Assessoriale  di istituzione  dell’area di Emergenza di Mazara del Vallo.   Ad oggi  i    mazaresi   dopo   3  anni e    mezzo  attendono  la riapertura del   nuovo ospedale che tarda ad  essere ultimato  e le speranze di una riapertura incominciano  ad affievolirsi considerando  la carenza  cronica di personale dell’ASP di Trapani         nonostante  i  numerosi comunicati di concorsi  ed assunzioni.   Ma  come   potra’  mai  aprire  il  nuovo  nosocomio – concludono nel comunicato –  considerando  che  quasi tutti  i reparti dell’ospedale di  Mazara non esistono   più e  sono stati accorpati con  quelli di   Marsala e Castelvetrano?  Dove  sono i  reparti dell’ ospedale Abele Ajello di Mazara? Di quale personale saranno dotati? Tutte domande che meriterebbero altrettante risposte dai manager dell’Asp e dall’assessore alla Salute Gucciardi.”

venerdì 1 luglio 2016

RIFIUTI: UGL RICHIEDE PRONTA ATTUAZIONE ORDINANZA REGIONALE

Al fine di salvaguardare i livelli occupazionali in Sicilia e dare immediato rilancio alle attività di passaggio delle competenze dalle attuali Società d'Ambito alle S.R.R., la nostra Organizzazione Sindacale, pur confermando le perplessità sulla gestione fallimentare del settore da parte del governo regionale, recepisce favorevolmente lo spirito dell'Ordinanza n. 6/rif del 30 giugno 2016 a firma del Presidente della Regione Siciliana solo se questo significa l'immediata attuazione dell'art. 4 comma 4 della stessa Ordinanza.
Questo per l’Ugl significa una cosa, emettere il provvedimento di trasferimento dei personale individuato in tutte le Dotazioni Organiche delle S.R.R. della Sicilia che hanno avuto l'istruttoria favorevole del Dipartimento Acque e Rifiuti”. 
A dirlo Giuseppe Messina, Responsabile regionale dell' Ugl Sicilia commentando l'Ordinanza del Governatore della Sicilia.
Rinnoviamo ancora una volta l'invito al presidente Crocetta, che non ama confrontarsi con sindacati che non chinano il capo, di passare ai fatti e non proseguire nella fallimentare stagione del ni”.
“Attuazione dell'ordinanza presidenziale - affermano congiuntamente Franco Fasola (nella foto), Segretario dell'Utl/Ugl di Trapani e Alessandro Franchina, Segretario della Federazione Igiene Ambientale - che come abbiamo sempre ribadito consentirebbe il ritorno al lavoro dei lavoratori della Alto Belice ambiente Ato PA 2 licenziati ormai più di 1 anno fa, e di salvaguardare tutti i livelli occupazionali in essere cominciando dal personale dell'Ato TP 2 Belice ambiente in liquidazione, che vede pendere sulla propria testa la spada di damocle di giorno 4 luglio quando il tribunale di Sciacca si pronuncerà sul fallimento”.
L' Ugl invita tutti gli attori in campo a sbrigarsi perché i lavoratori, i cittadini siciliani non possono continuare a vivere in questo limbo fatto di incertezze retributive salvaguardia occupazionale e cumuli di rifiuti per le nostre strade.