martedì 31 ottobre 2017

Trapani Birgi. Ugl, no al licenziamento di 18 lavoratori, Aeroporto resta volano di sviluppo del territorio

“La riduzione dell’attività, per via della scelta di disimpegno operata dal vettore Ryanair, e la dichiarazione di esubero di 18 unità con avvio della procedura di licenziamento collettivo da parte della Società Airgest Spa, concessionaria per la gestione dell’aeroporto militare aperto al traffico civile di Trapani Birgi, è l’amaro epilogo della miope visione politica attuata nel settore degli aeroporti regionali, cosiddetti minori, il cui transito annuale è inferiore ai 3 milioni di passeggeri”.
Così, Franco Fasola, Responsabile della dell’Utl/Ugl di Trapani e Giuseppe Messina, Segretario Reggente dell’Ugl in Sicilia, commentando la scelta della società aeroportuale Airgest di avviare nello scalo trapanese la procedura di licenziamento collettivo prevista dalla legge 223 del 1991.
“L’inadeguatezza del Governo regionale è sotto gli occhi di tutti – aggiungono i due sindacalisti – per l’incapacità di porre in essere politiche di sviluppo e rilancio dell’Aeroporto di Trapani Birgi attraverso interventi volti alla destagionalizzazione del sistema d’offerta turistico-ricettiva, indispensabile per attrarre la presenza di più di un vettore a Birgi”.
“Lo scalo aeroportuale di Trapani Birgi, volano indispensabile e irrinunciabile per la ripresa economica della provincia di Trapani, territorio di eccellenze agroalimentari e di straordinaria offerta culturale – affermano Fasola e Messina – sconta la crisi non solo economica ma anche e soprattutto istituzionale”.
“La riduzione ed i ritardi nei trasferimenti delle risorse ai Comuni da parte della Regione siciliana – rimarcano – e la drammatica condizione dei conti del bilancio della Regione siciliana, aggravata dalla cancellazione della Provincia ha alimentato il dramma sociale in una terra già martoriata dalla più alta disoccupazione giovanile in Europa”.
“Servono nuove politiche ed un piano di rilancio del turismo in Sicilia e nella provincia di Trapani – puntualizzano il Responsabile di Trapani ed Segretario dell’Ugl Sicilia – uno dei rimedi possibili per creare nuova occupazione in una terra che a ragione viene definita un museo a cielo aperto; le responsabilità dell’inadeguatezza dell’esecutivo regionale, finalmente in uscita, non possono cadere sulle spalle dei lavoratori, anello debole di un tessuto produttivo che fa acqua da tutte le parti e come sindacato siamo pronti a tutte le azioni possibili per tutelarne il posto di lavoro. Non è un caso che molti comuni del trapanese non hanno mantenuto l’impegno finanziario assunto con l’operazione di co-marketing”.
“Abbiamo sostenuto come un mantra, da anni – dichiara il Segretario Regionale Sicilia Ugl Trasporto Aereo,  Domenico De Cosimo – che le asimmetrie competitive tollerate dalla politica e dalle istituzioni oltre a generare fenomeni di dumping, hanno impoverito la qualità del prodotto complessivamente erogato determinando la crisi strutturale del Trasporto Aereo italiano con il fallimento di numerose aziende, consegnando gran parte della mobilità del nostro Paese a Compagnie Low Cost”.
“Non c’è più tempo da perdere – concludono Fasola e Messina – occorre girare pagina e creare condizioni favorevoli per costruire un’offerta, non solo turistico-ricettiva, che possa attrarre più di un vettore, evitando il mono gestore. E per farlo serve che ogni soggetto, pubblico e privato, – faccia da subito – la propria parte”.

lunedì 30 ottobre 2017

Carcere di Favignan­a, Poma (Ugl), evasi­one causa mancanza di personale, assenza sicurezza

“Dopo l’evasione da­lla casa di reclusio­ne di Favignana ci troviamo ancora una volta a reclamare più personale e sicurez­za”.
A dichiararlo è Arc­angelo Poma, Respons­abile UGL Polizia Pe­nitenziaria di Trapa­ni.
Gli Istituti della provincia di Trapani – denuncia il sinda­calista – sono in un totale abbandono, ricordiamo che poco tempo fa all’interno del parc­heggio della casa Ci­rcondariale di Trapa­ni, dei criminali, introducendosi furtiv­amente, davano fuoco ad una macchina di proprietà di un Agen­te di Polizia Penitniziaria.
Adesso pure l’evasi­one a Favignana”.
“Questo non fa altro che mettere a nudo la mancanza di sicu­rezza nei vari Istit­uti – conclude – si sta arrivando ad un punto di non ritorno, pertanto chiediamo più personale e più sicurezza”.

lunedì 23 ottobre 2017

Carceri, Trapani, De Pasquale (UGL): "se il parcheggio fosse stato in sicurezza, forse i malviventi non avrebbero potuto incendiare auto dell'Agente di Polizia Penitenziaria"

Non si fa attendere la reazione del Segretario Nazionale dell'Ugl Polizia Penitenziaria Alessandro De Pasquale, appena appresa la notizia che un auto di un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria del carcere di Trapani sarebbe stata incendiata la notte scorsa nel parcheggio riservato all'amministrazione.
"Un fatto grave - afferma De Pasquale - che forse non sarebbe accaduto se il parcheggio fosse stato messo in sicurezza, con adeguata illuminazione e un cancello regolarmente funzionante, come più volte chiesto dall’Ugl Polizia Penitenziaria".
Secondo il sindacalista, è inammissibile che un’area dell’istituto penitenziario possa essere facilmente accessibile a chiunque".
L'Ugl ha immediatamente inviato una nota al Provveditore dell'Amministrazione Penitenziaria per la Sicilia, denunciando una scarsa attenzione dell’Amministrazione nel mettere in sicurezza un'area importante dell'istituto, dove, a quanto pare, non esisterebbe neanche un adeguato sistema di antintrusione.
La Direzione del Carcere di Trapani in passato - conclude De Pasquale - avrebbe segnalato agli organi superiori la necessità di mettere in sicurezza il parcheggio ma a quanto pare non avrebbe ricevuto i fondi necessari per farlo. L'Ugl ha chiesto al Provveditore di trovare adeguate soluzioni al fine di scongiurare altre azioni intimidatorie come quelle della notte scorsa.

mercoledì 18 ottobre 2017

Polizia Municipale Trapani. Ugl, scongiurato stato di agitazione

In data 18.10.2017 , una delegazione UGL formata dal Segretario della UTL Franco Fasola, dal Segretario della F.P. Maurizio Calivà e dai Responsabili  del Corpo della Polizia Municipale di Trapani, Calamia e Acquaviva, ha incontrato il Segretario Generale del Comune Avv. Liotta.
“L’incontro,  – dichiara Franco Fasola,-  ottenuto dopo il paventato stato di agitazione del corpo della Polizia  Municipale  di Trapani, annunciato nei giorni scorsi, dalla nostra Organizzazione Sindacale Confederale, è stato propedeutico per una collaborazione costruttiva , infatti, sono state eviscerate le problematiche che affliggono il corpo dei vigili urbani”.
Il Segretario Gen. si è trovato d’accordo con l’UGL che  bisogna attivare un processo virtuoso per risolvere gli annosi problemi del corpo  nuovo regolamento, visite mediche e riorganizzazione del personale, sono stati solo alcuni dei punti toccati nel franco e cordiale incontro, il Segr. Gen. Avv. Liotta, ha ringraziato l’UGL per la disponibilità alla collaborazione costruttiva evidenziata.

venerdì 6 ottobre 2017

Polizia Municipale di Trapani. Fasola (Ugl), urge modifica regolamento oramai obsoleto

Il 5 di ottobre, presso il comando della Polizia municipale di Trapani, si è tenuta una assemblea degli iscritti UGL, in cui sono state  affrontate le innumerevoli problematiche che ormai da anni affliggono la categoria.
“Non è possibile, – sottolinea Franco Fasola, – Segretario dell’Unione Territoriale di Trapani, che nonostante le ripetute richieste d’incontro inoltrate agli organi competenti, Prefettura di Trapani, Comune di Trapani e, Comando della polizia Municipale,  nessuno  dei destinatari abbia ritenuto il dovere istituzionale di affrontare, le questioni sottoposte, quali ad esempio, la modifica del regolamento di Polizia Municipale, ormai obsoleto”.
Le tematiche da affrontare urgentemente  – denuncia il sindacalista –  sono la sicurezza del personale, la mancanza di una centrale operativa, la mancanza delle visite mediche per l’accertamento dei requisiti psico-fisici a favore degli appartenenti alla polizia locale in materia di possesso, uso e maneggio dell’arma in dotazione e la totale assenza dell’applicazione della L.81/2008”.
“Probabilmente agli organi istituzionali da noi interessati, sfugge che tutti i giorni, l’operatore di Polizia Municipale è chiamato a ricoprire un ruolo fondamentale,  in quanto deve tutelare anche la sicurezza della cittadinanza, degli spazi pubblici delle città e del territorio di propria competenza”.
“Sicurezza che allo stato attuale –  conclude Fasola –  non può essere garantita in quanto mancano i fondamenti stabiliti dalla legge quadro 65/86 e pertanto alla luce di quanto sopra esposto, l’UGL si vedrà costretta a dichiarare lo stato di agitazione del personale del corpo della Polizia Municipale di Trapani, se non verranno convocati al più  presto”.

giovedì 5 ottobre 2017

Polizia Penitenziaria: finiti i soldi per gli straordinari?

Il personale non è sufficiente e quindi i poliziotti penitenziari vengono costretti a lavorare di più e fare straordinari. Sempre più spesso, però, lo straordinario non viene pagato interamente.
L'Ugl Polizia Penitenziaria, ad esempio, nel Carcere di Trapani ha dovuto addirittura incaricare uno studio legale e diffidare l'Amministrazione penitenziaria al fine di far riconoscere ai lavoratori il compenso arretrato. L'Amministrazione non paga e i poliziotti penitenziari sono costretti a lavorare sempre di più.
Il poliziotto penitenziario che rifiuta di eseguire il lavoro straordinario potrebbe rischiare addirittura un procedimento disciplinare.Tuttavia, lo svolgimento di attività straordinarie, incontra il limite dell’accettazione da parte dei dipendenti del maggior orario di lavoro a loro richiesto. Il dirigente, pertanto, che vede rifiutarsi l’adempimento da parte dei proprio personale allo svolgimento delle attività richieste quale lavoro straordinario, non ha più a disposizione l’arma della sanzione disciplinare, in quanto l’eventuale rifiuto alle prestazioni straordinarie richieste, incontra il limite anche nel lavoro pubblico della necessaria ed obbligatoria accettazione da parte del dipendente.
Questa è la sintesi dei contenuti rinvenibile nella Sentenza del 04 agosto 2014, n. 17582 della Corte di Cassazione, sezione del lavoro.