“L'applicazione della Legge Torregiani che prevede la libera circolazione dei
detenuti con le celle aperte e la carenza di agenti di polizia penitenziaria è
la conseguenza della rissa con feriti accaduta ieri presso la casa
circondariale di Trapani”.
È quanto dichiara Franco Fasola, Responsabile
dell'Utl-Ugl di Trapani.
“Purtroppo mercoledì, nelle ore pomeridiane -
chiarisce l'accaduto il sindacalista - presso il reparto mediterraneo della
casa circondariale trapanese è avvenuta una rissa tra diversi detenuti
extracomunitari tra cui uno è stato ricoverato in ospedale è sottoposto ad
intervento urgente”.
“Per sedare
la rissa sono intervenuti naturalmente gli agenti della polizia penitenziaria -
aggiunge - coadiuvati dal proprio comandante Giuseppe Romano, purtroppo due
agenti hanno riportato delle ferite frutto di colpi di piedi, di sgabelli e
tavoli usati a mo' di manganello”.
“Queste sono le conseguenze della legge
Torregiani - dice Fasola - attuata proprio in questa sezione ed in una
struttura dove i detenuti in totale sono 510, con un organico di 285 agenti su
una dotazione di 350”.
“Siamo preoccupati per quanto accaduto e per quello
che potrebbe tornare a succedere - conclude Arcangelo Poma, Responsabile
Ugl Polizia Penitenziaria di Trapani - in una struttura carceraria che ha
carenza di organico e che non garantisce i livelli di sicurezza del personale
ivi operante.
Più volte
abbiamo sottolineato la necessità di completare l'organico anche in virtù di
una nuova sezione operante nella struttura penitenziaria”.
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