“L’attuale situazione di stallo nella diatriba tra l’Ato Belice Ambiente ed
il Comune di Mazara del Vallo sulla gestione della raccolta e smaltimento dei
rifiuti finisce col ledere il diritto dei lavoratori alla retribuzione ed al
ritorno sul posto di lavoro”.
A dichiararlo è Franco Fasola, Responsabile dell’Utl/Ugl di Trapani, che aggiunge: ”prendiamo atto dalla
dichiarazione del 4 aprile u.s. del primo cittadino mazarese che ha ribadito
come in presenza di un contratto sospeso il Comune di Mazara del Vallo non è
nelle condizioni di pagare la retribuzione ai lavoratori a seguito di un servizio
non reso al territorio perché il soggetto pubblico paga un servizio in virtù di
un contratto sottoscritto”.
“Peraltro, - spiega - nell' incontro svoltosi a Mazara del Vallo tra l’Ugl ed il Sindaco della Città è emerso che la Gestione Commissariale della Belice Ambiente S.p.A. in liquidazione ha trasmesso al Comune di Mazara del Vallo il PEF 2016, per i servizi da erogare in Mazara del Vallo nel periodo dal 1 gennaio al 31 maggio 2016 e le fatture per i servizi resi dal 01 gennaio al 30 marzo 2016, prevedendo il funzionamento di soli 2 gasoloni e l'utilizzo di 78 operatori, 18 autisti e 4 capi-squadra.
Per l’Ugl è alquanto strano che la Società con soli 2 gasoloni preveda l'erogazione dei servizi di svuotamento cassonetti di prossimità e servizi di porta a porta che a queste condizioni appaiono difficili da garantire.
Stante che una parte dei lavoratori potrà essere utilizzata per i servizi di spazzamento manuale, l’Ugl si chiede e chiede cosa faranno più di 50 operatori, 18 autisti e i capi-squadra, senza avere i mezzi necessari a ricevere i rifiuti”?
“Peraltro, - spiega - nell' incontro svoltosi a Mazara del Vallo tra l’Ugl ed il Sindaco della Città è emerso che la Gestione Commissariale della Belice Ambiente S.p.A. in liquidazione ha trasmesso al Comune di Mazara del Vallo il PEF 2016, per i servizi da erogare in Mazara del Vallo nel periodo dal 1 gennaio al 31 maggio 2016 e le fatture per i servizi resi dal 01 gennaio al 30 marzo 2016, prevedendo il funzionamento di soli 2 gasoloni e l'utilizzo di 78 operatori, 18 autisti e 4 capi-squadra.
Per l’Ugl è alquanto strano che la Società con soli 2 gasoloni preveda l'erogazione dei servizi di svuotamento cassonetti di prossimità e servizi di porta a porta che a queste condizioni appaiono difficili da garantire.
Stante che una parte dei lavoratori potrà essere utilizzata per i servizi di spazzamento manuale, l’Ugl si chiede e chiede cosa faranno più di 50 operatori, 18 autisti e i capi-squadra, senza avere i mezzi necessari a ricevere i rifiuti”?
“La situazione di disagio e di conseguente contestazione tra i lavoratori
della Società d'Ambito - denuncia il sindacalista
- sta raggiungendo massimi livelli di allerta e non si può più continuare su
questa strada.
E' intendimento dell’Ugl assicurare il lavoro ai lavoratori e questo stato di cose potrebbe portare all’inattività perpetua di una parte dei lavoratori nell’ipotesi in cui non venissero utilizzati, con danno economico conseguente.
E' intendimento dell’Ugl assicurare il lavoro ai lavoratori e questo stato di cose potrebbe portare all’inattività perpetua di una parte dei lavoratori nell’ipotesi in cui non venissero utilizzati, con danno economico conseguente.
l’Ugl auspica che la Gestione Commissariale della Belice Ambiente S.p.A.,
in possesso di poteri speciali e sostitutivi, possa compiere un passo in avanti
e riorganizzare l’attività e dare dignità ai lavoratori in modo tale da essere
effettivamente utilizzati e conseguentemente pagati da chi gode dei servizi”.
Il nostro sindacato – conclude - chiede un atto di responsabilità a tutte le
istituzioni coinvolte e siamo pronti a fare la nostra parte in un tavolo
permanente di trattativa, come già più volte richiesto alla Gestione
Commissariale dell’Ato Belice Ambiente Spa, per addivenire, in tempi
brevissimi, ad una soluzione definitiva che veda i lavoratori tornare a
lavorare e percepire le retribuzioni”.
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