giovedì 30 giugno 2016

PRECARI: A PALERMO MASSICCIA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA

In data 30 giugno,  l' Ugl Trapani ha partecipato alla manifestazione  che si è tenuta a Palermo a sostegno dei lavoratori precari degli enti locali e del personale delle ex Province alla quale hanno aderito numerosi sindacati.
Massiccia la partecipazione dei lavoratori provenienti da tutta la regione, al corteo che da Piazza Marina con in testa i gonfaloni dei comuni e i sindaci con le fasce tricolore insieme ai sindacati. 
“Anche l' Ugl è scesa in piazza a sostegno dei precari siciliani – a dichiararlo è Giuseppe Messina, Segretario Responsabile in Sicilia – che aggiunge - una colonna umana che attraversa il cuore del centro storico di Palermo, in una grande giornata di mobilitazione dei lavoratori, delle forze sociali, dei sindaci provenienti da tutta l'Isola che testimonia la precarietà della Sicilia oltre le parole del presidente Crocetta che promette e resta a guardare”.
 

domenica 19 giugno 2016

CARCERI, A MESSINA RIUSCITA MANIFESTAZIONE DELL'UGL POLIZIA PENITENZIARIA

Riuscita manifestazione di protesta a Messina organizzata sabato 18 giugno dall'Ugl Polizia Penitenziaria, con un presidio davanti al Carcere Gazzi, per protestare contro il sovraffollamento dei penitenziari siciliani, la carenza di personale e la mancata attuazione della rotazione dei dirigenti penitenziari.
Per  Antonio Solano, segretario provinciale dell’Ugl Polizia Penitenziaria di Messina, e Antonio Donato, componente della segreteria provinciale dell’Ugl Polizia Penitenziaria di Messina,  “abbiamo scelto di organizzare questa manifestazione davanti al Carcere Gazzi perché è un simbolo delle condizioni di insicurezza e di precarietà in cui sono costretti ad operare quotidianamente gli agenti, visto che, solo per fare un esempio, sono in attesa da tempo dello smaltimento di circa 250 metri quadrati di eternit presenti nella struttura. È inoltre paradossale - affermano - che da oltre un anno non ci sia acqua calda corrente per i poliziotti e gli ambienti destinati al personale femminile siano sprovvisti di servizi igienici, nonostante lo preveda la legge”.
“Con la nostra protesta – proseguono – chiediamo anche una valorizzazione delle professionalità in linea con circolari e disposizioni contrattuali, sia per il carcere di Messina che per tutti gli altri istituti penitenziari”.
Alla manifestazione sono intervenuti l’On. Vincenzo Figuccia (FI), deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana, Alessandro De Pasquale, segretario generale Ugl Polizia Penitenziaria, Giuseppe Messina, segretario regionale Ugl Sicilia, Antonio Piazza, segretario regionale Ugl Polizia Penitenziaria Sicilia.
A sostegno delle ragioni della protesta, hanno anche aderito e partecipato alla manifestazione l’Associazioni Codici Sicilia, delegazione territoriale di Messina, con la responsabile Melita Cafarelli,  l’associazione Diritti e tutele - AD&T e il sindacato Sippe.

mercoledì 15 giugno 2016

RIFIUTI, UGL: LE INIZIATIVE DI CROCETTA VANE E INSUFFICIENTI

Se i risultati ottenuti dalle tre ordinanze promulgate dal governatore Crocetta ed avallate dal ministro Galletti sono quelle di Mazara del Vallo o di Carini e di tanti altri comuni siciliani, c'è poco da esultare e benché meno gridare vittoria".
A dichiararlo Franco Fasola, Responsabile della Unione territoriale del lavoro di Trapani dell' Ugl e Alessandro Franchina, Reggente della Federazione ambientale nel trapanese. 
"La realtà purtroppo - aggiungono - ci offre uno scenario devastato da chilometri e chilometri di rifiuti riversati per le strada, discariche chiuse, possibilità di conferire solo una parte di rifiuti ad oltre 300 km di distanza, e ciliegina sulla torta giorno 10 giugno è passato e non abbiamo comunicazione di nessun piano d'ambito presentato dalla Srr".
"Se il buongiorno si vede dal mattino - afferma Giuseppe Messina, Responsabile dell'Ugl Sicilia - queste tre ordinanze sono servite davvero a poco, come ribadiamo ormai da tempo la preoccupazione maggiore resta anche la salvaguardia totale dei livelli occupazionali perché sia il governo nazionale che regionale a marchio Pd non hanno minimamente a cuore la sorte degli oltre 11000 addetti al settore, visto che dichiarano di tutelare significati, quindi non tutti, livelli occupazionali".
"Per non parlare del mancato rispetto della legge 9 del 2010 e dell'accordo quadro del 6 agosto 2013 - rilancia - che chiaramente parlano di transito di Tutti i lavoratori, amministrativi ed operativi, all'interno della Srr e successivamente a gara espletata il distacco alla ditta aggiudicatrice dell'appalto.
"Lo scenario politico, invece, sembra cambiare a danno dei livelli occupazionali - rimarca Messina - visto che oggi il Governo del presidente Crocetta pare pronto a fare un passo indietro in favore di un bacino unico a livello regionale da cui le ditte che si aggiudicheranno il sevizio potranno attingere, ed è chiaro, quindi, che non vi nessun obbligo né di assunzione presso le Srr né tanto meno presso le ditte".
"Saremo ripetitivi, ma meglio ripetersi con chi non sente o fa finta di non sentire e non vede i problemi moltiplicarsi - sostiene il sindacalista - il problema c'è è va affrontato senza fronzoli". 
"Ed allora torniamo immediatamente al tavolo di trattativa - conclude Messina - od ognuno si assuma la responsabilità della macelleria sociale che si andrebbe a consumare con tutti i rischi che questo scenario comporterebbe".

domenica 12 giugno 2016

SALUTE: MESSINA/FASOLA (UGL), RISPARMIARE SU SPESA SANITARIA SI PUÒ MA NON SULLA PELLE DEI CITTADINI

“Le parole del direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Fabrizio De Nicola, non ci convincono. L'emergenza non si contrasta accorpando i reparti di Cardiologia di Mazara del Vallo e di Castelvetrano. Siamo di fronte ad una scelta che rischia di alimentare un campanilismo che non serve al territorio che lamenta l’assenza di chiarezza nella politica sanitaria del governo regionale in provincia di Trapani e nel versante belicino del trapanese che annovera oltre 100 mila abitanti”.
A dichiararlo Giuseppe Messina, Responsabile regionale dell’Ugl Sicilia e Franco Fasola, Reggente dell'Unione territoriale del lavoro di Trapani, commentando il comunicato stampa del dottore De Nicola sulla vicenda della Cardiologia del nosocomio di Mazara del Vallo la cui Unità operativa potrebbe essere accorpata a quella di Castelvetrano, come raccontato nei giorni scorsi da un giornale online della Città del Vallo.
“Ciò che contestiamo alla direzione generale dell’Asp di Trapani e all’assessore alla salute Gucciardi, che della provincia di Trapani ne è figlio – proseguono Messina e Fasola - è che per migliorare e potenziare l’assistenza cardiologica nell’area di emergenza-urgenza di Mazara del Vallo, e garantire ai pazienti lo stesso servizio presso l’ospedale di Castelvetrano, razionalizzando il lavoro in questo momento di emergenza, sia necessario l’accorpamento dei due reparti ubicati in piani diversi dello stesso nosocomio”.
“Cominciamo col dire che il reparto di Cardiologia – UTIC di Mazara del Vallo ha una storia di eccellenza ed è punto di riferimento da anni per l’intera provincia di Trapani – chiarisce il Reggente dell’Ugl Sicilia – con 9 cardiologi che, in atto ed a seguito della chiusura dell’Ospedale mazarese per la messa in sicurezza, garantiscono il servizio sia presso l’Area d’emergenza di Mazara del Vallo con tre unità che presso il nosocomio di Castelvetrano con gli altri 6 ed una struttura all’avanguardia, dotata di apparecchiature efficaci per il monitoraggio h24 dei pazienti. Il reparto di Castelvetrano – precisa - pur allocato in uno spazio più ampio presenta apparecchiature obsolete ed è gestito da 4 medici, che pur vantando specifica esperienza, da quanto appreso, parrebbe che non siano specializzati in cardiologia”.
“Per Ugl, al di là dei possibili interessi di potere nella guida del reparto di Cardiologia, vanno garantiti i livelli essenziali di assistenza (Lea) – dice Messina – e l’accorpamento porterebbe inevitabilmente ad una riduzione di posti letto, alla chiusura del reparto in atto utilizzato dai Cardiologi di Mazara del Vallo che sarebbero costretti a spostarsi nei locali dei colleghi di Castelvetrano sacrificando le moderne apparecchiature che resterebbero inutilizzate per un po’ di tempo, visto che per smontarle e rimontarle, qualora l’Azienda sanitaria desse tale input, servirebbe più di un mese. Ed i pazienti che farebbero? Tenuto conto che ci avviciniamo alla stagione estiva dove le statistiche confermano un aumento dei ricoveri”.
“Aggiungiamo - rilancia Fasola - che in questo scenario diverrebbe ancora più complicato trovare posti di area di emergenza per Mazara quando si renderà necessario trasferire malati acuti e non verrebbe assicurata una adeguata turnazione per garantire sia il reparto accorpato a Castelvetrano sia l'area medica a Mazara. A nostro avviso serve il potenziamento per garantire il corretto funzionamento dell'unità coronarica, se ne faccia una ragione l'assessore”. 
“L’Ugl ha già chiesto sia al direttore generale dell’Asp di Trapani che all’assessore regionale alla Salute - sottolinea il Responsabile dell'Utl di Trapani - un incontro alla presenza dei sindaci di Mazara del Vallo e di Castelvetrano per capire quale sarà il futuro della sanità sul territorio e per conoscere in quale maniera sarà affrontata l’emergenza del presente dato che il personale medico, ma anche quello infermieristico, è in sofferenza e non si comprende la ragione per la quale resta bloccata la procedura per l’affidamento degli incarichi in attesa dei concorsi”.
“Come Ugl, attraverso le strutture territoriali del sindacato – riferisce Messina - stiamo raccogliendo informazioni specifiche sulle criticità presenti nelle strutture sanitarie pubbliche in tutte le province dell’Isola per presentare al Governo regionale un documento di denuncia su quello che non và nella sanità siciliana”.
“La salute dei cittadini non può essere oggetto di calcoli economici o di interessi politici, o peggio ancora elettorali – concludono i sindacalisti– la sanità in Sicilia deve guardare agli sprechi ma non può far mancare i livelli essenziali di assistenza che significano personale in numero adeguato, professionalità, attrezzature ed apparecchiature d’avanguardia, personale infermieristico e ausiliario sufficiente, farmaci disponibili per le terapie dei ricoverati e strutture ospedaliere efficienti e pulite. Risparmiare sulla sicurezza e la pulizia quotidiana porta a casi come quello del nosocomio castelvetranese, e non è il solo, che fa registrare ruberie, come raccontato dalla stampa, e presenza di scarafaggi nei locali spesso e volentieri. Un fatto deprecabile che necessita di intervento immediato”.