venerdì 20 maggio 2016

BELICE AMBIENTE SPA, UGL: INCONCEPIBILE DISCRIMINAZIONI RETRIBUTIVE

"Che si annulli questo discriminante sistema di pagamento degli stipendi ai lavoratori legato al pagamento del Comune", questo è quanto dichiarato dal RSA di Belice Ambiente S.p.A. in liquidazione Vincenzo Impastato della UGL. "E' inconcepibile come nella stessa azienda possano esserci dipendenti in linea con le retribuzioni e lavoratori con arretrati spaventosi. Non è possibile che si continui con l'applicazione di un sistema di pagamento degli stipendi a quei lavoratori che operano nei Comuni che fanno qualche misero versamento".
Sembra che l'ultimo atto sia quello del pagamento fino al mese di marzo 2016 dei lavoratori della Società d'Ambito che svolgono servizio nel cantiere Partannese. Tale situazione oltre a creare malcontento, discriminazione e turbativa dell'ordine sociale, crea un altro grave paradosso: "in caso di interruzione delle attività della Società  e il consequenziale licenziamento, cosa non auspicabile ma possibile dopo il 4 Luglio, alcuni lavoratori sarebbero garantiti dall'intervento dell'INPS che paga le ultime 3 mensilità non riscosse, e quindi con la copertura di tutte le mensilità arretrate, mentre altri rimarrebbero con qualche mensilità scoperta", dichiara Alessandro Franchina - Reggente Provinciale igiene e ambiente dell'UGL.
Franco Fasola, Segretario dell'UGL di Trapani: "Chiediamo al Commissario Straordinario di interrompere questa pratica, lesiva della dignità dei lavoratori, creatrice di sobillazioni e provocatrice degli animi dei lavoratori. Non credo l'atteggiamento del Commissario Straordinario dell'ATO TP/2 ovvero ATO TP/9, sia in linea con quello di ex sindacalista quale egli era e si vanta di essere stata. Non solo non si fa vedere per mesi e mesi, ma pone i lavoratori della stessa azienda in lotta fra loro come se fosse loro la responsabilità di lavorare in un cantiere rispetto che in un'altro."
Conclude Impastato: "Finiamola con il dire che ci sono Comuni virtuosi e altri no.... tutti i Comuni devono alla Belice, ma solo Mazara fa formali contestazioni... In verità i Comuni che dicono di essere in regola con i pagamenti, non solo devono parecchi milioni alla Gestione Commissariale, ma versano solo circa il 30% delle fatture emesse dalla Società... insomma il minimo per pagare le mensilità ai lavoratori del proprio comune, tralasciando le contribuzioni e tutto il resto"

sabato 14 maggio 2016

ATO BELICE AMBIENTE: FASOLA (UGL), ACCOGLIAMO POSITIVAMENTE PASSAGGIO LAVORATORI IN SRR TRAPANI PROVINCIA

L' Ugl accoglie positivamente la notizia dell'assunzione a breve di tutto il personale dipendente dell'Ato in liquidazione Belice Ambiente da parte della Srr Trapani Provincia Sud come affermato da autorevoli rappresentanti istituzionali nel corso dell'incontro in Prefettura dei giorni scorsi".
È quanto affermato da Franco Fasola, Responsabile dell'Utl-Ugl di Trapani commentando quanto è emerso dalla riunione, tenutasi nei giorni scorsi presso la Prefettura di Trapani, sulle linee di indirizzo per il transito del personale dalla società d'ambito alle Srr a seguito della approvata dotazione organica da parte della Giunta regionale.
Riunione alla quale erano presenti oltre al Prefetto, il commissario straordinario della Srr ed i sindaci soci della stessa società.
"Dalle notizie avute per le vie brevi - aggiunge Fasola -pare che dinanzi al rappresentante del Governo sia stata data ampia rassicurazione sul fatto che 314 dipendenti della Belice Ambiente spa transiteranno tutti all'interno della Ser, fatto che auspichiamo anche noi, ovviamente".
"Abbiamo il dovere di chiarire - sostiene Alessandro Franchina, Responsabile della Federazione Igiene Ambientale dell' Ugl trasparenze - che come Ugl abbiamo mosso nei giorni scorsi perplessità scaturenti da una lettura approfondita della delibera di Giunta regionale 166 del 2 maggio 2016 che non approva la dotazione organica, ma che esprime un parere vincolato a delle prescrizioni le quali, a parere di questo sindacato, non sono assolutamente interpretabili in altro senso se non quello di determinare una fuoriuscita, nel caso specifico, di almeno 300 lavoratori dal mondo del lavoro".
"Rimango sollevato dal fatto che dinanzi al prefetto di Trapani si stata data certezza sul passaggio di tutto il personale dall'attuale società d'ambito alla Ser - dice Messina, Reggente dell' Ugl Sicilia". Che aggiunge: "I rilievi e le perplessità mosse da questo sindacato non hanno mai avuto intenzione di sobillare nessuno né di creare terrorismo politico sindacale, ma semmai quello di far emergere un problema che a parere nostro è particolarmente grave, ed è nostro intendimento portare la problematica nei tavoli istituzionali preposti alla soluzione delle stesse". 
"Confidiamo - prosegue il Responsabile siciliano del sindacato - nel fatto che il decreto assessoriale di approvazione della dotazione organica non tenga conto delle catastrofiche prescrizioni della Giunta regionale, ovvero si modifichi quanto scritto nella delibera di giunta per la tutela dei lavoratori e del posto di lavoro". 
"Auspichiamo che il nostro grido di allarme venga immediatamente ascoltato - conclude Messina - ma in ogni caso la nostra azione continuerà fino a quando non avremo con certezza assicurato il posto di lavoro ai dipendenti della Belice Ambiente".

martedì 3 maggio 2016

ALL’ARS L’UGL AGROALIMENTARE LANCIA UN GRIDO DI ALLARME PER GLI AGRICOLTORI

In data  3 maggio una delegazione Ugl , composta da Cassibba Gaetano Responsabile Regionale dell’ESA e Enti Vigilati  dell’Ugl e Andrea De Simone Responsabile del Consorzio di Bonifica di Trapani 1 per l’Utl-Ugl trapanese, è stata in audizione  in  Terza Commissione Regionale dell’Ars.
Motivo dell’audizione in Commissione attività  produttive al Parlamento Siciliano, le  difficoltà denunciate dagli agricoltori della Provincia di Trapani attribuibili all’aumento del costo dell’acqua a 94€ deciso dal governo regionale con l’approvazione della legge di stabilità 2015 e per i quali si ritrovano nel 2016 alle prese con gli avvisi di pagamento di Riscossione Sicilia spa. Siamo di fronte ad un aumento del 400%, rispetto agli anni precedenti, che consideriamo un atto scellerato e perpetrato a danno di una categoria che più di altri paga il conto di una finanziaria fatta di lacrime e sangue, i cui effetti di sofferenza si iniziano ad evidenziare. Le aziende agricole a conduzione familiare sono q
uelle che più di altri subiscono un torto non più sostenibile ed il Governo Crocetta ancora una volta dimostra la sua inadeguatezza a dare risposte ad un territorio agricolo in grande sofferenza e che chiede attenzione per una agricoltura bisognosa di interventi seri e strategici per le aziende agricole e per i lavoratori stessi, tendente a diventare sempre più competitiva nel territorio siciliano.
Per l’Ugl Agroalimentare si legge in una nota, “le aziende agricole in provincia di Trapani sono circa 11 mila e 800, di cui 7.360 circa pagheranno sino a 100 euro del diritto fisso, 3 mila da 100 a 300 euro, 383 da 500 a 1000 euro, 161 da mille a 2 mila euro e circa 79 oltre 2 mila euro, una vera a propria tagliola”.
“L’assessore all’agricoltura Antonello Cracolici presente all’incontro, – aggiunge la nota, –  “ ha solamente proposto di individuare se ci sono margini nelle casse dell’assessorato regionale all’economia  di una somma di circa 800 mila € per potere garantire e aiutare il territorio,  e di conseguenza le aziende agricole sul rincaro dei diritti fissi, che dovrebbe incidere momentaneamente solo per l’anno in corso ridimensionando invece la tariffa del costo dell’acqua a 60€   per il 2016 da pagare nel 2017.
“Per il Governo regionale   – conclude –  condizione necessaria per l’operazione di riduzione del costo del diritto fisso, oltre alla liquidità sopra indicata da reperire, è che i canoni del 2015 vengano comunque pagati dalle aziende al costo di 94 euro ad ettaro attraverso la cartella esattoriale che aumenta il costo per via dei costi caricati dalla Società Riscossione Sicilia; l’assessore ha comunicato che da una stima fatta dagli uffici se si dovesse intervenire in aiuto nei confronti di tutti i consorzi e quindi delle aziende della Regione la somma da reperire è di circa 10 milioni di euro,  ed allo stesso è stato chiesto di pianificare una serie di incontri coinvolgendo le OO.SS di categoria, le confederazioni agricole e Governo regionale per potere al meglio e tempestivamente dare segnali ad un mondo agricolo e in questo caso non solo alla Provincia di Trapani ma di tutta l’Isola, che si attendono risposte serie e concrete per un agricoltura sempre più in crisi”.

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SRR ‘TRAPANI PROVINCIA SUD S.P.A’, FASOLA (UGL): “POCA CHIAREZZA FUTURO, MALGRADO APPROVAZIONE DOTAZIONE ORGANICA”

Approvata dalla Giunta Regionale la dotazione organica della SRR “Trapani Provincia Sud S.p.A.” che di fatto potrebbe porre fine alla gestione commissariale della Belice Ambiente S.p.A. in liquidazione.
“Nonostante la si può inquadrare come buona notizia quella dell’avvenuta approvazione in Giunta Regionale delle dotazioni organiche di alcune SRR, in verità non sembra esserci chiarezza sul futuro imminente per la gestione dei rifiuti in Sicilia. Ogni giorno si susseguono dichiarazioni di attori diversi e in contrasto fra loro. Il Governo regionale dichiara che è pronto un DDL che rivoluziona il sistema dei rifiuti siciliano e il giorno dopo si approvano le dotazioni organiche come se dovesse permanere l’attuale sistema delle SRR. Il Governo nazionale pone un termine di 48 ore al Presidente della Regione Rosario Crocetta per individuare soluzioni definitive al problema dei rifiuti e minaccia l’arrivo immediato di un Commissario Straordinario per l’Emergenza Rifiuti. Nessuna soluzione ma solo la contrarietà al Commissariamento insomma schizofrenia allo stato puro”. Questo è quanto dichiarato dal Reggente dell’Unione Territoriale del Lavoro di Trapani, Franco Fasola (nella foto).
Sulla vicenda interviene il reggente provinciale per l’igiene ambientale dell’UGL, Alessandro Franchina il quale dichiara: “l’approvazione della dotazione organica rischia di diventare un flop se non si procederà nel giro di 10 giorni al passaggio del personale dalla Belice Ambiente alla SRR. Per tale motivo abbiamo già chiesto l’immediata attivazione del tavolo di concertazione permanente. Dal canto nostro intendiamo dare il via libera all’immediato passaggio di tutto il personale della Belice Ambiente entro il giorno successivo all’avvio del tavolo di concertazione”.
Il componente del direttivo provinciale UGL e RSA in Belice Ambiente Vincenzo Impastato punta l’attenzione sulla tempistica: “Buon passo in avanti per i lavoratori della Belice Ambiente S.p.A. in liquidazione che potrebbero da qui a qualche giorno transitare nella SRR e cominciare a percepire regolarmente le proprie spettanze. Al di là delle vecchie spettanze ancora non percepite va sottolineato che sono ancora in itinere e in via di definizione le istanze di fallimento per la Belice Ambiente. Non fare il transito del personale immediatamente e prima della dichiarazione di fallimento significa non poter più garantire il posto di lavoro ai lavoratori della Belice Ambiente”.
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lunedì 2 maggio 2016

PRIMO DI MAGGIO, A ROMA L’UGL FESTEGGIA AL FIANCO DEI LAVORATORI CON CORAGGIO DA PROTAGONISTA

A Roma ha sfilato il sindacato Ugl. Tante testimonianze di sindacalisti di base dell’Ugl sulle aziende in crisi e poi il comizio finale del segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone. Cosi’ il 1 Maggio dell’Ugl organizzato a Roma, tra il Palazzo della Civilta’ del Lavoro e la sede di Confindustria, sotto lo slogan “Italia, Lavoro, Partecipazione’. “Noi rappresentiamo dei lavoratori e dei sindacalisti coraggiosi che oggi hanno voluto raccontare la realta’ delle loro aziende in crisi. Abbiamo scelto il Palazzo della Civilta’ del Lavoro per ricordare che l’Italia e’ stato un Paese all’avanguardia nelle regole sul lavoro e che tutto questo sta per essere distrutto. Siamo anche accanto alla sede di Confindustria che ci chiede un cambiamento e noi siamo sempre pronti alle sfide, a misurarci con la contrattazione di secondo livello, ma non ad accettare che il taglio dei costi nei bilanci venga fatto solo sulla pelle dei lavoratori”. “Ma siamo anche l’unico sindacato che da 66 anni si batte per la partecipazione dei lavoratori alle scelte e agli utili delle imprese. Siamo convinti che con la contrattazione di secondo livello si possa aprire una strada per la realizzazione di uno strumento che puo’ incrementare la capacita’ produttiva delle nostre aziende, sia di quelle in buono stato di salute sia di quelle in crisi”.