“E’ fondamentale per l’economia del
territorio della provincia di Trapani l’operatività a pieno regime dello
scalo aeroportuale e quindi determinante è il co-marketing. La
provincia di Trapani vocata al turismo e all’agroalimentare
d’eccellenza, non può rinunciare allo scalo aeroportuale. Per tale
ragione abbiamo chiesto al governo Musumeci di intervenire dove il
precedente esecutivo regionale ha fallito, per salvare l’aeroporto di
Birgi e garantire le rotte per la stagione estiva, volano fondamentale
per la garanzia dei flussi turistici”.
E’ quanto dichiarano Giuseppe Messina,
Segretario Reggente dell’Ugl Sicilia e Domenico De Cosimo, Segretario
regionale Ugl Trasporto Aereo.
“L’attuale situazione è complessa –
aggiungono – e necessita una accelerazione politica dato che Ryanair è
l’unico vettore che ha presentato un’offerta in risposta al bando
Airgest da 14 milioni di euro per assicurare i servizi di promozione e
comunicazione per la realizzazione di una campagna di adverting
finalizzata a favorire l’incremento delle presenze turistiche
nell’ambito territoriale afferente all’aeroporto di Birgi. Risorse
coperte per il 77 per cento da stanziamenti della Regione Siciliana e
per il restante 23 per cento dalle risorse destinate da 15 Comuni della
provincia di Trapani”.
“La somma necessaria a coprire il
co-marketing – chiariscono Messina e De Cosimo – è di circa 17 milioni
di euro, e pertanto diventa determinante conoscere quali determinazioni
intende adottare il Governo regionale in merito all’utilizzo dei 2,5
milioni di euro che giacciono ancora nelle casse del Libero Consorzio
dei Comuni (ex provincia di Trapani ), motivo per il quale abbiamo
chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico”.
“In questa delicata fase – concludono –
che vedrà la Commissione aggiudicare, con ogni probabilità, alla
compagnia aerea irlandese low cost il co-marketing, ed al fine di
provvedere alla programmazione della stagione estiva “Summer”, diventa
determinante, anche in assenza del Comune di Trapani in regime
commissariale che ha deciso di tirarsi fuori dalla coalizione
territoriale, il ruolo dell’esecutivo regionale per sbloccare
l’empasse”.
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