“Al
fine di salvaguardare i livelli occupazionali in Sicilia e dare
immediato rilancio alle attività di passaggio delle competenze dalle
attuali Società d'Ambito alle S.R.R., la nostra Organizzazione
Sindacale, pur confermando le perplessità sulla gestione fallimentare
del settore da parte del governo regionale, recepisce favorevolmente lo
spirito dell'Ordinanza n. 6/rif del 30 giugno 2016 a firma del
Presidente della Regione Siciliana solo se questo significa l'immediata
attuazione dell'art. 4 comma 4 della stessa Ordinanza.
Questo per l’Ugl significa una cosa, emettere il provvedimento di
trasferimento dei personale individuato in tutte le Dotazioni Organiche
delle S.R.R. della Sicilia che hanno avuto l'istruttoria favorevole del
Dipartimento Acque e Rifiuti”.
A dirlo Giuseppe Messina, Responsabile regionale dell' Ugl Sicilia commentando l'Ordinanza del Governatore della Sicilia.
Rinnoviamo ancora una volta l'invito al presidente Crocetta, che non
ama confrontarsi con sindacati che non chinano il capo, di passare ai
fatti e non proseguire nella fallimentare stagione del ni”.
“Attuazione dell'ordinanza presidenziale - affermano congiuntamente
Franco Fasola (nella foto), Segretario dell'Utl/Ugl di Trapani e
Alessandro Franchina, Segretario della Federazione Igiene Ambientale -
che come abbiamo sempre ribadito consentirebbe il ritorno al lavoro dei
lavoratori della Alto Belice ambiente Ato PA 2 licenziati ormai più di 1
anno fa, e di salvaguardare tutti i livelli occupazionali in essere
cominciando dal personale dell'Ato TP 2 Belice ambiente in liquidazione,
che vede pendere sulla propria testa la spada di damocle di giorno 4
luglio quando il tribunale di Sciacca si pronuncerà sul fallimento”.
L' Ugl invita tutti gli attori in campo a sbrigarsi perché i lavoratori, i cittadini siciliani non possono continuare a vivere in questo limbo fatto di incertezze retributive salvaguardia occupazionale e cumuli di rifiuti per le nostre strade.
L' Ugl invita tutti gli attori in campo a sbrigarsi perché i lavoratori, i cittadini siciliani non possono continuare a vivere in questo limbo fatto di incertezze retributive salvaguardia occupazionale e cumuli di rifiuti per le nostre strade.
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